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IDENTIFICAZIONE E ANTIBIOGRAMMA

    Introduzione

L'identificazione biochimica dei microrganismi con micrometodo è già descritta nel 1918. Tra il 1948 ed il 1954 diverse pubblicazioni hanno riportato l'utilizzo di carta impregnata di reagente e di metodi in microprovetta per la differenziazione degli enterobatteri. L'introduzione dei sistemi miniaturizzati di identificazione ha portato negli anni sessanta allo sviluppo di sistemi commerciali e qualche anno più tardi ha aperto la strada ai sistemi dotati di sempre maggiore automatismo che sono di valido aiuto al microbiologio sia per il livello di standardizzazione raggiunto che per la diminuità manualità dell'operatore e la rapidità nella risposta.
Lo sviluppo di test di laboratorio per la determinazione dell'attività in vitro di un agente antimicrobico è proceduto contemporaneamente ali stessi agenti antimicrobici. Fleming, nel 1929, ha utilizzato una tecnica di diluizione seriale per misusrare la più bassa concentrazione di penicillina che impediva la crescita di un microrganismo in brodo.
Il metodo dei test in provetta per la misura degli agenti antimicrobici, introdotto nel 1941 da Florey et al. ed affinato nel 1942 da Rammelkamp e Maxon, che furono i primi ad utilizzare la microdiluizione in provetta, è approdato sino ai nostri giorni in cui opera in micrometodo, ovvero con volumi di soluzione antimicrobica di 0.1 ml o inferiori.
I sistemi semiautomatici o completamente automatici che lavorano in MIC hanno ormai quasi completamente soppiantato i metodi di disco diffusione in agar, in quanto sono in grado di fornire uin'informazione quantitativa che il metodo con dischetto non offre: la correlazione tra la quantità di agente antimicrobico, richiesta per inibire la crescita di un microrganismo in vitro, e le concentrazioni raggiungibili nel sangue, urine, liquido cerebrospinale, bile.
La sessione vuole offrire una panoramica del contributo che BD ha saputo dare all'automazione nell'identificazione ed antibiogramma, attraverso una ricerca ed uno sviluppo tecnologico continuo, al passo con i tempi.



 
    Identificazione manuale

  • Enterotube
  • Dropper
  • Dryslide
  • Taxo Disc
  • Fermentazione degli zuccheri
  • Plasma di coniglio
  • Test di agglutinazione



 
Sistema BD Phoenix™     Sistema BD Phoenix™

LO STRUMENTO: STRUTTURA
Lo Strumento BD Phoenix™ e’ un Sistema di Lettura e Incubazione in continuo, e comprende 100 posizioni, valide per contenere e monitorare fino a 100 Pannelli in contemporanea ( indifferentemente Combo ID AST, o di sola Identificazione ).
In questo modo e’ in grado di leggere fino a 100 Test di Identificazione
e 100 Test di Antibiogramma.
Nella struttura sono contenute anche ulteriori 4 posizioni contenenti
4 Pannelli residenti e di Normalizzazione.
Le posizioni sono distribuite su 4 rotori orizzontali A, B C, e D da 25 posti disponibili.
Gli stessi operano una rotazione continua, e ruotano per permettere la lettura continua dei Normalizzatori e per facilitare le operazioni di carico scarico dei Pannelli.
Si fermano all’apertura della porta presentando all’utilizzatore il loro lato piu' vuoto all’atto del carico, e il loro lato piu’ ricco di Pannelli con Test completo all’atto dello scarico
Ogni posizione, in cui i Pannelli vengono sistemati in posizione verticale e con la parte superiore rivolta verso l’esterno, presenta altrettanti LEDs luminosi e di guida per l’utilizzatore : una luce verde contraddistingue i Pannelli con Test completi e da scaricare, una luce rossa e’ tipica della stazione bloccata, una luce ambra segnala un Test in attenzione oppure un Pannello ricercato dall’utilizzatore; nessuna luce si presenta nel caso di pannelli ongoing o stazioni libere.
All’interno dello Strumento non circola alcun liquido e i movimenti meccanici sono limitati alla rotazione del "tamburo" di caricamento dei Pannelli.
Questa tecnologia permette di avere il massimo dell’affidabilita’ e garantisce una manutenzione nulla dello strumento da parte dell’operatore.
Non sono previsti scarichi di nessun tipo e tutto si svolge nei massimi termini di pulizia e sicurezza.
La parte di incubazione e lettura si integra, in formato compatto, con l’interfaccia utente, munita di schermo LCD, tastiera, lettore di codici a barre e pulsanti di funzione vari.
Il Sistema e’ integrabile con il Software di gestione BD EpiCenter™ ( vedi Sistema di Gestione BD EpiCenter™ ), ma dispone tuttavia di un suo Software indipendente, comprendente le funzioni di gestione dello Strumento e le funzioni essenziali di gestione dei Dati e dei Test ( Accettazione N. Accesso, inventario dei Pannelli caricati, monitoraggio nel tempo dei Test relativi, visualizzazione dei Risultati, funzioni di controllo e verifica, Refertazioni, esame e personalizzazione delle Regole di Interpretazione e di Sistema Esperto ) 

LO STRUMENTO : L’INTERFACCIA E IL SOFTWARE
Lo Strumento BD Phoenix™ gode di una interfaccia semplice ed intuitiva comprendente il lettore di barcode e il display LCD, con tastiera e relativi pulsanti associati, per la gestione del programma medesimo.
La gestione completa dei dati e' affidabita al Sistema BD EpiCenter™ ma il Software BD Phoenix™, presente collegato in forma compatta allo strumento, contiene tutte le funzioni essenziali alla gestione e al totale controllo del risultato, in modo indipendente da BD EpiCenter™.
Altrettante icone e pulsanti annessi consentono, con estrema facilita', di operare il monitoraggio approfondito di tutto il percorso dei Test e dei Pannelli, e tutto e' evidenziato da simboli ed elementi cromatici.
Sono presenti :
La visualizzazione in continuo dello status delle stazioni e dello strumento nelle varie fasi.
La maschera per l'Accettazione del Campione e del Pannello

Il controllo della Lista dei Pannelli in carico e del loro Status nel tempo

Il risultato della identificazione e dell'Antibiogramma completo di tutti i dati ( profilo, confidenza, confronto fra reazioni attuali e attese, confidenza del profilo, dato di MIC e di SIR )
Messa in evidenza dei meccanismi di Resistenza e delle Regole del Sistema Esperto applicate
Flessibilita' nel controllo e modifica del Risultato fino alle Regole medesime
Configurazione del Sistema nei suoi vari parametri, comprese le Regole di Interpretazione e le Regole del Sistema Esperto

Messa in evidenza dei Risultati che meritano attenzione ( Lista di Attenzione )

Elementi di semplice visualizzazione degli errori e delle situazioni anomale

Refertazioni varie


Il Metodo : la preparazione e l’inoculo dei Pannelli
Tutta la procedura Phoenix, a partire dalla preparazione dell’inoculo e dei Pannelli risulta semplice e rapida
E’ affidata ad un metodo manuale o semiautomatico, con i vantaggi di un controllo diretto della sospensione e di una elevato grado di praticita’ ( possibilita’ di operare in piu’ punti del Laboratorio, anche sotto cappa; nessun problema legato a errori o difetti strumentali nella fase critica iniziale, ecc. )
Il turbidimetro CrystalSpec in dotazione consente l’agevole preparazione della sospensione 0.5 McF direttamente nella provetta Phoenix ID o della Identificazione, contenente 4.5 ml di brodo.
La provetta Phoenix AST, che rappresenta l’inoculo per l’Antibiogramma e che contiene 8 ml di brodo, richiede l’aggiunta di una goccia dell’indicatore di ossido-riduzione necessario per il corretto svolgersi del test AST, e viene a sua volta addizionata di 25 ul della sospensione ID 0.5 McF precedentemente preparata.
Tutta l’operazione e’resa ancora piu’ agevole dai tollerati tempi di attesa, che sono nell’ordine di un’ora nel caso dei brodi addizionati della sospensione
Le sospensioni ID e AST cosi’ allestite vengono versate nei corrispondenti settori del Pannello. I Pannelli sono disposti in posizione inclinata nelle apposite stazioni di inoculo e l’inoculo stesso si completa automaticamente per gravita’.
Le sospensioni scivolano lungo un binario specifico a serpentina, riempiendo i pozzetti ( 50 ul ciascuno ) e trascinado il loro eccesso al fondo del Pannello per la raccolta da parte di un filtro.
Tutta la fase, che avviene in ambiente chiuso, senza la possibilita’ di fuoriuscite ed esposizioni, si completa con il sigillo dei fori ID e AST tramite il dispositivo chiusura che trasforma il Pannello in una scatola completamente sigillata.
Non sono richieste aggiunte di reattivi di nessun genere
Un contenitore atto alla raccolta dei Pannelli facilita il loro trasporto allo Strumento

Il Metodo :  il carico / scarico dei Pannelli e le operazioni a Strumento
L’interfaccia dello Strumento e’ semplice ed intuitiva.
Altrettanti tasti integrati e il display LCD ad icone guidano con estrema facilita’ l’operatore in tutte le fasi
Eventuali errori sono segnalati e sono tutti di semplice risoluzione
I Pannelli sono inseribili a random, in ordine casuale e liberamente in qualunque stazione, e vanno ad occupare verticalmente le relative posizioni.
La presenza di un lettore di codice a barre associato allo Strumento ne facilita l’accettazione
Tutta la situazione delle posizioni e dei rack e’ costantemente monitorata e segnalata a display da altrettanti simboli rappresentativi
Sono evidenziate anche le fasi operative del Sistema di lettura con la messa in mostra, a display, del ciclo di 20 minuti in cui si alternano la fase di lettura di 7 minuti e la fase Stand By di 13
L’operatore ha la possibilita’ di ricercare il Pannello, di controllarne il Test in corso in ogni momento; dispone della lista di tutti i Pannelli caricati ed e’ informato in modo semplice e completo riguardo a tutte le eventuali e possibili situazioni anomale, con relativi suggerimenti e soluzioni.
Tutte le funzioni di controllo e di gestione sono attivabili attraverso l’uso di tasti integrati e associati ad altrettante icone o simboli orientativi
Il controllo e la verifica sul corso dei Test e sugli esiti finali sono completi e senza limitazioni
Altrettante possibilita’ di refertazione consentono di disporre di tutti i possibili Dati in forma di stampa ( Referto per singolo, Liste varie, ecc )
Una volta che il Pannello ha raggiunto lo stato di Test completo, esso e’ scaricabile, e un led luminoso di colore verde associato alla posizione ne segnala e ne differenzia lo status di Pannello a fine ciclo e scaricabile

I Pannelli
I Pannelli Phoenix sono costituiti da contenitori in plastica, di forma rettangolare, resistenti e sigillati, comprendenti micropozzetti distribuiti su 8 colonne e 17 righe.
I medesimi pozzetti sono compresi entro 2 settori :
Nella parte destra , e distribuiti su 3 colonne, i pozzetti con i substrati per i Test relativi alla Identificazione
Nella parte sinistra, e distribuiti su 5 colonne, i pozzetti con gli antibiotici per il Test di Antibiogramma
Nel caso dei Pannelli della versione non Combo IDAST la conformazione e’ la medesima con la sola differenza che il relativo settore manca delle componenti e i pozzetti risultano pertanto vuoti
I due settori sono separati e i loro pozzetti sono associati ad un binario o canale a serpentina, che serve alla distribuzione omogenea dell’inoculo.
Al fondo del Pannello la raccolta del brodo di inoculo in eccesso viene effettuata da un filtro apposito.
Tutto l’ambiente dei pozzetti e’ situato in ambiente chiuso all’esterno.
I due fori situati all’apice del Pannello, e relativi all’inoculo del brodo ID e del brodo AST rispettivamente, vengono chiusi immediatamente dopo la distribuzione delle sospensioni con un apposito tappo a chiusura ermetica che rende tutto l’ambiente interno completamente sigillato.
I Pannelli medesimi sono etichettabili per la presenza di una piccola etichetta e presentano il codice a barre per la loro accettazione.
Si distinguono differenti tipologie di Pannelli in base al tipo di Test e in base al tipo di Microorganismo e Antibiogramma.
Il database e’ comunque molto ampio e poche tipologie sono sufficienti a ricoprire tutta la gamma dei germi di importanza clinica e non solo ( il Pannello per i Gram Positivi consente la ID e l’AST sia dei Cocchi che dei Bacilli; i Pannelli,  non Urinario e Urinario per i Gram negativi, consentono la ID e l’AST dei Gram negativi enterici e non fermentanti, il pannello STREP consente l’ID e l’AST di tutti gli Streptococchi di importanza clinica e secondo le norme NCCLS ).
Per quanto esista la disponibilita’ di Pannelli in versione non Combo , i medesimi Pannelli Combo sono inseribili ed indirizzabili al Software come Pannelli non Combo e da far esaminare per il solo Test di Identificazione o il solo Test di Antibiogramma.
Naturalmente la gamma e la tipologia dei Pannelli e’ suscettibile di arricchimenti e aggiornamanti utili a consentire il massimo grado di capacita’ del Sistema

L’IDENTIFICAZIONE 
Basata su un totale di 45-46 reazioni biochimiche, fra colorimetriche e fluorimetriche, l’Identificazione consente la tipizzazione di un elevato numero di microrganismi (oltre 140 specie di Gram positivi, oltre 160 specie di Gram negativi ).
Il Test di Identificazione e’ rapido ( 2-4 ore ) ma non e’ End Point, operando nella ricerca del germe fino ad un max di 12 ore.
 
IDENTIFICAZIONE DEI GRAM NEGATIVI
Comprende 45 Test piu' 2 Test di Controllo della Fluorescenza,
distribuiti nelle prime 3 colonne del Pannello

A1 BALL B-ALLOSIO  Fermentazione del carboitrato ( R.Fenolo )
A2 BGEN B-GENTOBIOSIO  "
A3 DEX DESTROSIO  "
A4 DGAL D-GALATTOSIO  "
A5 DFRU D-FRUTTOSIO  "
A6 DGUA AC. D-GLUCONICO  "
A7 DMLB D-MELIBIOSIO  "
A8 LARA L-ARABINOSIO  "
A9 MBGU METIL-B-GLICOSIDE  "
A10 NGA N-ACETIL-GALATTOSAMINA  "
A11 NGU N-ACETIL-GLICOSAMINA  "
A12 DSBT SORBITOLO  "
A13 DSUC SACCAROSIO  "
A14 GRA AC. GALATTURONICO  "
A15 MTU MALTULOSIO  "
A16 LRHA L-RAMNOSIO  "
B1 CLST COLISTINA Resistenza all'antibiotico ( Red. Resazurina )
B2 DMNT D-MANNITOLO Utilizzo metabolico ( Red. Resazurina )
B3 CIT CITRATO  "
B4 PXB POLIMIXINA B Resistenza all'antibiotico ( Red. Resazurina )
B5 LTRY L-TRIPTOFANO-AMC Idrolisi dell'amide ( Fluorescenza )
B6 LPYR AC. L-PIROGLUTAMMICO-AMC  "
B7 LPROB L-PROLINA-AMC  "
B8 LARGH L-ARGININA-AMC  "
B9 FRL CTL Controllo positivo fluorescente
B10 LPHET L-FENILALANINA-AMC Idrolisi dell'amide ( Fluor. )
B11 NAG 4MU-N-ACETIL-BD-GLICOSAMINIDE  "
B12 LGTA AC. L-GLUTAMICO-AMC  "
B13 ORN ORNITINA Utilizzo metabolico ( Fluorescenza )
B14 LPROT L-PROLINA-NA Idrolisi del sub.amidico e viraggio
B15 LGGH G-L-GLUTAMIL-NA  "
B16 ESC ESCULINA Idrolisi e precipitato nero da ione ferrico
C1 ACT ACETATO Utilizzo metabolico ( Red. Resazurina )
C2 ADO ADONITOLO  "
C3 MLO MALONATO  "
C4 KGA AC. A-CHETOGLUTARICO  "
C5 TIG AC. TIGLICO  "
C6 LYALD LISINA-ALANINA-AMC Idrolisi dell'amide ( Fluor. )
C7 GUGAH GLUTARIL-GLICINA-ARGININA-AMC  "
C8 GLPRB GLICINA-PROLINA-AMC  "
C9 FRL CTL Controllo positivo fluorescente
C10 GLYB GLICINA-AMC Idrolisi dell'amide ( Fluor. )
C11 ARARR ARGININA-ARGININA-AMC  "
C12 LLEUH L-LEUCINA-AMC  "
C13 URE UREA Idrolisi Urea ( Fluorescenza )
C14 BPHO BIS ( PNP ) FOSFATO Idrolisi del glicoside a p-nitrofenol
C15 BDGLU PNP-BD-GLICOSIDE  "
I Test con idrolisi del legame dell' amide determinano
Fluorescenza per rilascio di un derivato di 4-metilumbelliferone
o cumarina fluorescente.
I Test ai carboidrati presentano il viraggio del Rosso fenolo.
I Test con riduzione della Resazurina determinano il viraggio col.
I Test ORN e URE determinano Fluorescenza da Flu PH Indicat.
I Test L-PROT,  LGGH, BPHO e BDGLU determinano
il rilascio di p-nitrofenolo giallo.
Il Test ESC dà precipitato nero per reazione con lo ione ferric
 
IDENTIFICAZIONE DEI GRAM POSITIVI
Comprende 46 Test piu' 2 Test di controllo della Fluorescenza, distribuiti nelle prime 3 colonne del Pannello

A1 BGEN B-GENTOBIOSIO
A2 DSUC SACCAROSIO
A3 DGUA AC. D-GLUCONICO
A4 3MGA AC. 3-METIL-GLUCARICO Ut. metab.( Red. Resaz. )
A5 DFRU D-FRUTTOSIO
A6 IMN AC. IMINODIACETICO  Utilizzo metabol. ( Red. Resaz. )
A7 CLST COLISTINA
A8 PXB POLIMIXINA B
A9 KGA AC. A-CHETOGLUTARICO
A10 DMNT D-MANNITOLO
A11 MAA AC. 3-METILADIPICO Utilizzo metabol. ( Red. Resaz. )
A12 THY TIMIDINA Utilizzo metabolico ( Red. Resazurina )
A13 PAGLU PNP-AD-GLICOSIDE Idrolisi del glicoside a p-nitrofen.
A14 PHOL PNP-FOSFATO Idrolisi del glicoside a p-nitrofenol
A15 VAALA VALINA-ALANINA-PNA Idr.dell'amide a p-nitroanilin
A16 LPROT L-PROLINA-NA
B1 MTT MALTOTRIOSO Fermentaz. del carboidr. ( R Fenolo )
B2 NGU N-ACETIL-GLICOSAMINA
B3 DTRE D-TREALOSIO Fermentaz. del carboidr. ( R Fenolo )
B4 BDCEL 4MU-BD-CELLOBIOSIDE Idrolisi del glicoside (Fluor.)
B5 LALT L-ALANINA-AMC Idrolisi dell'amide ( Fluor. )
B6 BDGLU PNP-BD-GLICOSIDE
B7 LPROB L-PROLINA-AMC
B8 LPYR AC- L-PYROGLUTAMMICO-AMC
B9 FLR CTL
B10 LPHET L-PHENILALANINA-AMC
B11 LTRY L-TRYPTOFANO-AMC
B12 PHOS 4MU-FOSFATO Idrolisi ( Fluor. )
B13 META METIONINA-AMC Idrolisi dell'amide ( Fluor. )
B14 ADGLU 4MU-AD-GLICOSIDE Idrolisi del glicoside ( Fluor. )
B15 ALALH ALANINA-ALANINA-PNA Idr.dell'amide a p-nitroanil
B16 ESC ESCULINA
C1 DTAG D-TAGATOSIO Ferm. del carboidrato ( R Fenolo )
C2 MAL MALTOSIO "
C3 DEX DESTROSIO
C4 ARARR ARGININA-ARGININA-AMC
C5 GLPRB GLICINA-PROLINA-AMC
C6 BDGLC 4MU-BD-GLICURONIDE Idrolisi ( Fluor. )
C7 LLEUH L-LEUCINA-AMC Idrolisi dell'amide ( Fluor. )
C8 NAG 4MU-N-ACETIL-BD-GLISAMINIDE
C9 FLR CTL
C10 LARGH L-ARGININA-AMC
C11 PHOT 4MU-FOSFATO ( con Trealosio ) Idrolisi ( Fluor. )
C12 LHIST L-ISTIDINA-AMC Idrolisi dell'amide ( Fluor. )
C13 LISO L-ISOLEUCINA-AMC Idrolisi dell'amide ( Fluor. )
C14 BDGAL 4MU-BD-GALATTOSIDE Idr.del glicoside ( Fluor. )
C15 URE UREA
C16 NCF NITROCEFINA Idrolisi dell'anello B-Lattamico ( colore )


Il principio dei Test gia' presenti nel Gram negative Panel non sono
indicati ( vedi Gram Negative Panel ).
I Test con idrolisi del legame amidico o glicosidico determinano:
Fluorescenza per rilascio di un derivato di 4-metilumbelliferone
o cumarina fluorescente.
I Test ai carboidrati presentano il viraggio del Rosso fenolo.
I Test con riduzione della Resazurina determinano il viraggio colorimetrico.
I Test con rilascio di p-nitrofenolo o p-nitroanilina producono viraggio
al colore giallo.
Il Test NCF alla Nitrocefina produce un derivato colorato


L’ANTIBIOGRAMMA : il meccanismo multiplo di lettura
L'Antibiogramma Phoenix supera le caratteristiche del metodo tradizionale basato sulla lettura di torbidita' in microdiluizione, aggiungendo un meccanismo di rilevazione ottico-colorimetrica fondato sulla presenza di un indicatore di ossido riduzione ( blu-rosa ).
I 2 Sistemi combinati, l'uno legato alla crescita del germe, e l'altro al suo metabolismo, rendono l'antibiogramma piu' preciso e meno sensibile alla possibilita' di errori.
Sono superati gli errori da alterato sviluppo di torbidita' e la conseguente possibilita' di falsi negativi e falsi positivi.


LA MIC REALE
L'Antibiogramma Phoenix fornisce l'indicazione della MIC  e in forma reale, ovvero basata sulla effettiva lettura in presenza di microdiluizioni a raddoppio.
Si tratta pertanto di una dato di MIC non basato su calcoli o estrapolato.
Il numero di concentrazioni ( 3 - 7 ) varia a seconda del tipo di Antibiotico e tiene conto dei suggerimenti degli Organi Internazionali di Controllo dell'Antibiogramma.
 
IL SISTEMA ESPERTO
I dati di lettura sono naturalmente affidati al controllo e alla verifica del Sistema Esperto che, continuamente aggiornato all'ultima Versione, applica il sofisticato controllo delle sue Regole reinterpretando gli esiti.
Il Sistema Esperto e' contenuto nel Software di gestione, e' in linea con tutti gli aggiornamenti piu' recenti ed e' personalizzabile.
E' inoltre possibile scegliere fra Sistemi diversi : NCCLS, SFM, DIM, Personalizzato
 
I MECCANISMI DI RESISTENZA
In sintonia con le Regole del Sistema Esperto, Phoenix comprende la possibilita' di rilevare, in maniera continuamente aggiornata, tutti i piu' noti e recenti meccanismi di resistenza.
Phoenix valuta i meccanismi di Resistenza attraverso l'impiego di specifiche formulazioni di Antibiotici e attraverso il contemporaneo impiego di sosfisticati percorsi applicativi conmprendenti Regole di Rilevazione della Resistenza, di Controllo ulteriore e di Azione finale sugli esiti.
L'esempio dell'ESBL fornisce un modello molto accurato di identificazione
del meccanismo di Resistenza, basato sull'impiego integrato di 5 pozzetti contenenti Cefalosporine e combinazioni di Cefalosporine-inibitori.
Cio' permette la determinazione della presenza di questo meccanismo di Resistenza
con estrema precisione e specificita'.
Beta Lattamasi
MRSA Meticillino Resistenza
HLAR Resistenza ad alto dosaggio di Aminoglicosidi
VRE Vancomicina Resistenza
Altri meccanismi
 
BD PHOENIX™ ED BD EPICENTER™
BD EpiCenter™ rappresenta il Sistema di gestione globale della Microbiologia e della strumentazione Micro BD. BD EpiCenter™ si unisce in rete a tutti i vari strumenti e ne gestisce in tempo reale i dati e le analisi.
Nel caso del BD Phoenix™ il connubio risulta particolarmente efficace e simbiontico, per il modo con cui Phoenix rappresenta l'atto finale dell'iter microbiologico clinico di laboratorio, e per come il risultato articolato e complesso ad esso associato necessita di una accurata analisi e gestione del dato BD EpiCenter™ si inserisce come elemento in grado di subentrare alla gestione dati del Software Phoenix e di estenderla in modo significativo.
L'analisi del risultato si arricchisce di elementi e di espressioni cliniche di fondamentale importanza, mentre e' palese l'aggiunta di tutte quelle funzioni come la gestione della anagrafica, la refertazione e l'indagine statistico-epidemiologica, meno particolareggiate o impossibili senza BD EpiCenter™

La gestione dell' anagrafica
Diventa possibile solo con il collegamento a BD EpiCenter™.
In questo modo si ottiene una gestione molto ampia e articolata della stessa comprensiva di molte possibilita' di dati aggiuntivi e commenti


La gestione e la espressione del Risultato di ID e AST
La visualizzazione del risultato di ID e AST su BD EpiCenter™ risulta molto ampia. E' evidenziato tutto il processo analitico e critico di interpretazione che porta alla espressione del dato finale di Identificazione e sensibilità.
E' possibile controllare il profilo biochimico, la tassonomia, le regole del Sistema Esperto applicate, i meccanismi di resistenza e le relative reinterpretazioni del Sistema rispetto al dato di MIC


La Refertazione
BD EpiCenter™ possiede la possibilita' di Referto clinico e di Referto laboratorio.
Detti schemi di Referto sono configurabili


Filtri ed Epidemiologia
La possibilita' di creare ed eseguire Query e ricerche statistico-epidemiologiche e' praticamente illimitata.
Tutte le elaborazioni sono refertabili a piacimento ( Tabelle, Grafici, ecc. )


Collegamento LIS
La possibilita' di collegare BD EpiCenter™ ad Host Computer consente la messa in comunicazione del Phoenix con il Computer centrale e pertanto con il flusso diretto dei dati di accettazione in entrata e di refertazione in uscita



 
Sistema BD Phoenix™  AP     Sistema BD Phoenix™ AP

Lo strumento BD Phoenix™ AP   è progettato con la funzione di standardizzare le operazioni necessarie per la preparazione dei campioni che vengono processati con il sistema BD Phoenix™ per effettuare i test di identificazione e di sensibilità agli antibiotici, ovvero esegue

  •   la standardizzazione automatizzata dell'inoculo
  •   il trasferimento preciso dei liquidi
  •   l'accettazione dei pannelli mediante lettura di codici a barre.

Lo strumento è in grado di processare fino a 200 set di provette, corrispondenti a 200 pannelli, in solo 4 ore e mezza, permettendo di supportare l’utilizzo a pieno regime di due strumenti BD Phoenix™.

Lo strumento ha un software integrato cui si accede attraverso uno schermo touchscreen a cristalli liquidi (LCD), dotato di un’interfaccia utente semplice ed intuitiva, con una grafica basata su icone (icon-based Graphical User Interface, GUI).

I tasti integrati e il display LCD ad icone guidano con estrema facilità l’operatore in tutte le fasi. Eventuali errori sono segnalati e sono tutti di semplice risoluzione.

Il display a cristalli liquidi (LCD) visualizza tutte le informazioni necessarie per verificare lo stato dello strumento, presenta le funzioni e le schermate per eseguire la configurazione e la manutenzione dello strumento e per utilizzarlo.
I dati sono organizzati in schermate con icone che rappresentano le diverse operazioni dello strumento. Le schermate contengono informazioni, barre di avanzamento e suggerimenti per le operazioni in corso. 



 
Sistema di identificazione BD BBL™ Crystal™     Sistema di identificazione BD BBL™ Crystal™

Il sistema BD BBL™ Crystal™ è un metodo di identificazione miniaturizzato che utilizza substrati convenzionali fluorogenici e cromogenici modificati. In genere, molti dei test impiegati dai sistemi BD BBL™ Crystal™ ID non sono altro che modifiche di sistemi classici, e comprendono test di fermentazione, ossidazione, degradazione ed idrolisi di vari substrati. In aggiunta a ciò, il legame di alcuni substrati a cromogeni, consente la rilevazione di enzimi utilizzati dai germi per la metabolizzazione di vari substrati.
La galleria identificativa Crystal è costituita da 30 pozzetti che possono essere tutti di substrati biochimici, oppure nei pannelli a lettura in fluorescenza 29 substrati ed un pozzetto di controllo della fluorescenza.
Il pannello è composto di due parti: un coperchio che contiene i substrati disidratati sull'estremità dei puntali di plastica, una base dotata di 30 pozzetti. L'inoculo del pannello viene preparato con il fluido d'inoculo e viene impiegato per il riempimento di tutti e 30 i pozzetti. Quando il coperchio è allineato alla base, esso scatta in posizione e l'inoculo del test reidrata i substrati dando inizio alle reazioni del test.
In seguito ad un periodo di incubazione, i pozzetti vengono esaminati per rilevare eventuali cambiamenti di colore o presenza di fluorescenza, che sono indice di attività metaboliche dei microrganismi. Lo schema risultante dalle reazioni biochmiche viene poi convertito in un numero di profilo a dieci cifre che costituisce la base sulla quale poter procedere all'identificazione. L'identificazione deriva dall'analisi comparativa del profilo delle reazioni del ceppo isolato con quelli cotenuti nel database.


Principi della procedura
I pannelli BD BBL™ Crystal™ ID contengono 29 o 30 substrati biochimici ed enzimatici disidratati Per la reidratazione dei substrati viene utilizzata la sospensione batterica del fluido d’inoculo. I test utilizzati dal sistema si basano sull’utilizzazione e la degradazione microbica di substrati specifici rivelati da vari sistemi indicatori. L’idrolisi enzimatica di substrati fluorogenici contenenti derivati di cumarina di 4-metil-umbelliferone (4MU) o 7-ammino-4-metilcumarina (7-AMC), dà luogo ad uno sviluppo di fluorescenza facilmente visibile ad occhio nudo con una lampada a UV. I substrati cromogenici sottoposti ad idrolisi producono cambiamenti di colore visibili ad occhio nudo. Inoltre, vi sono altri test che rivelano la capacità di un organismo di idrolizzare, degradare, ridurre o utilizzare in altro modo un substrato del sistema BD BBL™ Crystal™ ID. Le reazioni impiegate da vari substrati ed una breve spiegazione dei principi utilizzati dal sistema di identificazione sono descritte nel dettaglio pannelli.

Procedura
Nella provetta di fluido d’inoculo si procede alla preparazione di una sospensione della carica indicata per il rispettivo pannello, utilizzando un tampone sterile in cotone (non usare tamponi in poliestere) o un applicatore in legno o un’ansa monouso in plastica, prelevando colonie della stessa morfologia da uno dei terreni raccomandati.
La sospensione vortexata, viene misurata in un turbidimetro Crystal Spec e deve corrispondere alla torbidità richiesta. La sospensione così preparata viene versata nella base del pannello, fatta avanzare con il movimento delle mani e successivamente l'eccesso di liquido fatto ritornare alla partenza, in modo che i pozzetti siano riempiti tutti correttamente.
ll pannello viene chiuso dal coperchio che si salda perfettamente sulla base e messo in incubazione a 35°C per il tempo prestabilito, in funzione della tipologia.
Al termine dell'incubazione si procedere alla lettura ed interpretazione che può essere manuale oppure automatica. La lettura deve essere preceduta dall'effettauzione della colorazione di Gram e delle reazioni aggiuntive richieste quali l'ossidasi, l'indolo, la catalasi.


Lettura manuale ed interpretazione
La lettura dei pannelli viene effettuata con l'apposito visore Panel Viewer: le reazioni cromogene vengono lette con la lampada bianca, mentre i substrati fluorescenti con la lampada UV. Ad ogni risultato di test classificato positivo, viene attribuito un valore 4, 2, o 1, corrispondente alla fila nella quale il test si trova. Ai risultati negativi viene attribuito invece un valore 0 (zero). I numeri che risultano da ogni reazione positiva in ciascuna colonna vengono poi sommati tra loro dando luogo ad un numero a 10 cifre: questo numero è appunto il numero di profilo. Per le reazioni in fluorescenza, ogni pozzetto viene confrontato con il controllo: la reazione è positiva se la fluorescenza è superioe a quella del controllo.
Il numero di profilo e i risultati dei test non in linea vanno digitati su un PC, sul quale è stato installato il Libro elettronico dei codici per i sistemi BD BBL™ Crystal™ ID (BD BBL™ Crystal™ MIND V5.01F cod. 441010), per ottenere l’identificazione. È disponibile anche un manuale cartaceodei codici.


Lettura ed interpretazione in automatico
La lettura viene effettuata con il Crystal Autoreader (cod. 245300), lettore automatico dei pannelli Crystal, collegato al software BD BBL™ Crystal™ MIND, installato su computer. A strumento acceso e selezionato il programma di acquisizione dati, il pannello viene messo sul carrello di lettura ed avviata la scansione. L'interpretazione viene fornita automaticamente richiemando il campione per n. di accesso inserito.
Per la lettura con il BD BBL™ Crystal™ Autoreader, fare riferimento al manuale allegato BD BBL™ Crystal™ MIND


Pannelli disponibili 

  • Crystal Enteric/Non Fermenter ID cod. 245000 
  • Crystal Rapid Stool Enteric ID cod. 245050 
  • Crystal Anaerobe ID cod. 245010 
  • Crystal Gram Positive ID cod. 245140 
  • Crystal Rapid Gram Positive ID cod. 245150 
  • Crystal Neisseria/Haemophilus ID cod. 245130 
  • Crystal Enteric/Non Fermenter ID



 
    Antigeni e antisieri

Antisieri per identificazione gruppo

Antigeni febbrili
       Antisieri per controllo antigeni febbrili


 Antisieri specifici
       Bordetella
       E. coli
      Haemophilus influenza
      Listeria
      Neisseria
     Salmonella H
     Salmonella O
     Shigella
     Vibrio cholerae
     Reagenti
     Antigeni per controllo qualità
     VDRL